問題詳情

請依下文回答第 10 題至第 14 題Leggere attentamente il seguente testo Studenti universitari: lavorano 4 su 10Gli universitari italiani sono dei gran lavoratori. Lo dicono i dati della sesta indagine Eurostudent. Realizzata tramaggio e giugno con interviste telefoniche a un campione di studenti di 26 Paesi europei (4.500 gli italiani), laricerca rivela che il 39% degli universitari del Bel Paese studia e lavora, dato pienamente in linea con la mediaeuropea. Inoltre, il 24% degli studenti ha rinviato di almeno un anno, dopo la maturità, l’iscrizione all’università,proprio per orientarsi nel mercato del lavoro. Anche questo dato è in linea con quello di Germania, Austria eSvizzera, dove circa la stessa percentuale di universitari ha ripreso gli studi dopo almeno dodici mesi diinterruzione. A provocare questa pausa tra la fine della scuola superiore e l’inizio dell’università sono anche glieffetti della crisi economica che costringe gli studenti provenienti da famiglie non benestanti a interrompere glistudi per almeno due anni. Chi riprende gli studi in età adulta, anche verso i 25 anni e oltre, tende a pensarsi nonpiù semplicemente come uno “studente”, ma sempre più spesso come “studente lavoratore”.Questa è la condizione del 40% degli universitari italiani. Negli anni ’90 gli “studenti non solo studenti” eranoancora di più, il 54% del totale. Poi la riforma dell’università, hanno ricordato i ricercatori di Eurostudent, haaumentato le ore di frequenza obbligatoria, costringendo tanti ragazzi a rinunciare anche a quei lavori saltuari che,comunque, garantivano loro un certo grado di autonomia. Anche oggi il lavoro occasionale è la tipologia piùfrequente tra gli universitari e riguarda il 23,2% del campione di Eurostudent, contro il 16,4% che dichiara diavere un lavoro continuativo. L’impegno settimanale per gli “studenti non solo studenti” è di 47,6 ore, di cui 41,1dedicate allo studio e 6,5 al lavoro retribuito.Ad essere sacrificato è, naturalmente, il tempo libero e non il tempo passato sui libri. La diffusione del lavoro èlegata all’area disciplinare e alle caratteristiche dei corsi e degli iscritti: a medicina e nei corsi di area sanitaria, adesempio, il notevole impegno di studio lascia a pochi studenti la possibilità di lavorare; nel gruppo insegnamento,invece, dove l’età media degli iscritti è più alta della media, aumenta vistosamente anche la quota di studenti chelavorano. La voglia di studiare non passa nemmeno dopo la “conquista” della laurea di primo livello. Il 52,5%degli iscritti dichiara di voler continuare gli studi. L’indagine Eurostudent ha rilevato anche che la propensionedegli studenti a proseguire gli studi è però diminuita negli anni, passando dal 63% del 2003 al 54% rilevato nel 2009. E questo, spiegano i ricercatori, può essere imputato anche alla crisi «che riduce la possibilità delle famigliedi sostenere per molti anni gli studi dei figli».
【題組】10 L’indagine Eurostudent è stata realizzata
(A)su un campione di 4.500 universitari.
(B)su un campione di 4.500 universitari italiani residenti in 26 Paesi europei.
(C) su un campione di universitari appartenenti a 26 Paesi europei.
(D)sul 39% degli universitari italiani.

參考答案

答案:C
難度:適中0.5
統計:A(0),B(0),C(0),D(0),E(0)